Ottobre 2019 – Forum Sistema Salute

Firenze, 11 ottobre 2019

Con oltre 4mila presenze, si è chiuso questo pomeriggio il Forum Sistema Salute, giunto alla sua quarta edizione.

L’evento, inaugurato ieri alla Stazione Leopolda, si è confermato un momento di confronto creativo che ha offerto risposte alle grandi sfide sanitarie del presente e del futuro.


L’intervento della Dr.ssa Ottanelli

Il pavimento pelvico è un insieme di strutture osteomuscolari e fasciali che sostiene gli organi pelvici, e ha un ruolo importanza nella continenza, riproduzione e durante il parto.

Si colloca sul fondo della cavità addominale, e presenta uno jatus attraverso il quale, uretra vagina e retto si pongono in comunicazione con l’esterno.

Il supporto muscolare attivo è dato dal muscolo elevatore dell’ano e lo stato di continua contrazione tonica di tale muscolo garantisce e mantiene il rapporto tra visceri, fascia e strutture muscolari. Il muscolo contribuisce inoltre a contrastare gli aumenti improvvisi della pressione addominale (tosse, starnuti, sollevamento di pesi).
Ogni alterazione della funzione, fisiologia o dell’anatomia di questo importante supporto, si ripercuote automaticamente su tutte strutture che esso sostiene, comportando sintomi a livello urogenitale, sessuale ed intestinale.

Nonostante la sua centralità in funzioni quotidiane e necessarie come quella urinaria e intestinale, e in momenti fondamentali come la sessualità e il parto, questa zona corporea è stata sempre poco considerata, da un lato in quanto parte del corpo che noi stessi non riusciamo a vedere, e per la quale non si crea la stessa presa di coscienza e consapevolezza che abbiamo con le mani o le gambe, dall’altro a causa di i pudori sociali e tabù culturali .

In altre culture al perineo viene riconosciuto pienamente il suo valore, come ad esempio nella medicina cinese (è il canale Hui-yin “Porta della Vita e della Morte”) o nella pratica del Reiki dove è rappresentato dal primo chakra, detto «il sostegno della base» che indica come sta in quel momento la persona rispetto alle sue energie fisiche, se è contenta di vivere, se è in buon rapporto con il suo corpo.

Quest’organo infatti, caratterizzato da resistenza ed elasticità, ha un’importanza notevole non solo in senso anatomico ma anche nella sua relazione con la sfera affettiva e sessuale, la ciclicità interna femminile, con l’inconscio, l’istinto, la capacità di accoglienza, con la creatività e l’autostima.

Subisce il peso dell’addome, della gravidanza, la distensione durante il parto, le modificazioni del trofismo durante la menopausa e molto spesso anche le tensioni psichiche involontariamente si concentrano in questo centro vitale per il benessere femminile.

E’ la parte più vulnerabile e allo stesso tempo la più forte della donna.

 

 

PREVENZIONE DELL’INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE

  • In primo luogo, e fin da bambini, non trattenere lo stimolo della minzione, e non aspettare troppo ad urinare.
  • Sedersi comodi, in modo che la muscolatura si rilasci.
  • Evitare l’aumento di peso, poiché grava sul pavimento pelvico.
  • Non fumare: chi fuma è più esposto ai problemi di debolezza della muscolatura pelvica.
  • Combattere la  stitichezza, che rappresenta un danno e uno stress per le strutture pelviche.
  • Non esagerare con sforzi che aumentino eccessivamente la pressione addominale, tipo il body-building, ma anche prestare attenzione durante gli addominali, molto spesso effettuati scorrettamente (soprattutto dopo il parto).

In gravidanza
Si possono prevenire i problemi urinari, dopo il parto, con esercizi di educazione agli sforzi di espulsione del bimbo e imparando a controllare i muscoli del piano perineale.

Dopo il parto
La gravidanza ed il parto sono un evento traumatico per i muscoli del perineo, dello sfintere e dei muscoli del ventre. Anche la statica della schiena subisce uno stress. La rieducazione migliora l’efficienza di questi muscoli, cosa che serve a diminuire il rischio di incontinenza urinaria.

Per chi ha qualche chilo di troppo
Se si ha la tendenza ad ingrassare, è importante controllare e regolarizzare le abitudini alimentari: il sovrappeso, infatti, aumenta il peso che grava sul perineo e può causare delle perdite di urina durante gli sforzi.

Non evitare di bere per non avere fughe d’urina
E’ necessario reintegrare in maniera adeguata i liquidi, soprattutto quando fa caldo e quando  si faccia attività sportiva : un litro e mezzo di acqua al giorno è la  quantità media consigliata.
Meglio bere durante il giorno e meno alla sera, per garantirsi un riposotranquillo senza troppe fughe in bagno.
Evitate un consumo eccessivo di tè e caffé: Le sostanze con effetto diuretico, aumentano, anche rapidamente, la quantità di urina nella vescica incrementando così la pressione contro lo sfintere uretrale.

LA DIAGNOSI
-I primi esami da eseguire nella diagnosi dell’incontinenza urinaria sono l’analisi delle urine, l’urinocoltura e l’ecografia addominale.
-Indagini successive (di secondo livello) sono gli esami uro dinamici, eseguiti solo in casi particolari e prescritti dallo specialista.
-Una volta classificata l’incontinenza ed esclusa la presenza di patologie associate (come diabete, calcolosi, ecc.) si può definire il piano terapeutico.

Esame obiettivo
L’esame obiettivo deve essere mirato alla valutazione dello stato generale della persona (di salute, cognitivo e funzionale) completato dall’esame neuro urologico ed uro ginecologico.

COME SI CURA L’INCONTINENZA URINARIA

La riabilitazione del pavimento pelvico:
-Consiste in tecniche ed esercizi specifici che servono per rinforzare la muscolatura del pavimento pelvico e rappresenta il primo passo nel trattamento dell’incontinenza urinaria femminile e maschile.
Gli esercizi di riabilitazione: servono a restituire tonicità ai muscoli del perineo. Comprendono gli esercizi per il muscolo pubococcigeo (Esercizi di Kegel) l’utilizzo dei coni vaginali di Plevnik, esercizi posturali.

-L’elettrostimolazione della muscolatura perineale tramite sonde vaginali (o anali, nel maschio) che emettono impulsi elettrici che controllano la vescica e stimolano i muscoli del perineo aumentandone quindi la capacità di contrazione e quindi di continenza sulla fuga di urine. Egualmente, a diverse frequenze, l’elettrostimolazione può agire sullo stimolo vescicale riducendo l’urgenza.

-Il biofeedback comprende degli esercizi guidati, spesso con ausilio visivo del computer, che aiutano il paziente a localizzare i muscoli perineali ed azionarli correttamente per facilitare l’apprendimento degli esercizi e per facilitare il controllo della muscolatura.

La terapia farmacologica
Disponiamo di due categorie di farmaci: quelli che aiutano a ridurre lo stato di iperattività della vescica e quelli che rinforzano le strutture sfinteriche.

I primi vengono usati per alleviare o eliminare i disturbi funzionali inerenti all’incontinenza d’urgenza e i secondi per l’incontinenza da sforzo.

Tali farmaci sono di competenza urologica o comunque medica sia per la prescrizione sia per la gestione della terapia.

Laser vaginale
Il laser CO2 frazionato (MonnaLisa Touch™) ha dei parametri modulabili ed è in grado di stimolare il tessuto vaginale e vulvare fino a 5 livelli di profondità a seconda delle esigenze soggettive della donna. Questo meccanismo di azione, di tipo microablativo, stimola la sintesi ex-novo di collagene e matrice cellulare anche negli strati più profondi con una buona azione sul ripristino dell’elasticità oltre che sullo spessore dell’epitelio vulvo-vaginale con benefici che possono durare anche fino ad un anno o più dalla fine del trattamento.

L’azione del laser frazionato a CO2
Il laser frazionato a CO2 (Monnalisa Touch) viene applicato agli strati superficiali della mucosa vulvo-vaginale e stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene. Gli studi hanno dimostrato che il trattamento è in grado di rigenerare l’epitelio, che infatti aumenta di spessore. Si ripristina così una buona condizione della mucosa vaginale, che recupera in buona parte il trofismo, la tonicità, l’elasticità e la compattezza.

Il laser ginecologico FemiLift PIXEL CO2, disponibile presso il nostro centro, è il Gold Standard minimamente invasivo ed altamente efficace, per il trattamento dell’incontentenza urinaria da stress IUS, disturbo socialmente invalidante, l’atrofia vulvo vaginale, il tightening vaginale e pelvico riscontrabile più frequentemente nel post parto o nelle variazioni di peso corporeo. Situazioni e disturbi che incidono in modo negativo sul benessere fisico, su quello psicologico nonché sulla sfera sessuale e sociale.
La tecnologia frazionata del laser ginecologico PIXEL CO2 suddivide il fascio laser in 81 microfasci racchiusi in 1 cm2, permettendo di generare un effetto termico profondo, micro ablativo che, contraendo le fibre elastiche, stimola il rinnovamento del collagene (neocollagenesi), normalizza il flusso sanguigno, aumenta la lubrificazione e normalizza il pH vaginale recuperando quindi la fisiologia vaginale e questo risultato è tangibile fin dalla prima seduta. L’aumento dello spessore delle pareti vaginali fornisce un nuovo supporto al lato inferiore dell’uretra che corrisponde alla riduzione dei sintomi della IUS a lungo termine ma anche al miglioramento dei sintomi correlati al rilassamento vaginale e pelvico per la diminuzione del diametro vaginale e all’aumento della sensibilità vaginale.
Questo trattamento viene eseguito utilizzando una specifica probe igienica monouso ed un olio naturale per facilitarne l’inserimento ed il confort. Tale probe, ruotando a 360°, genera 8 impulsi, per ognuno degli 8 anelli presenti sul manipolo e posizionati ad intervalli di 1 cm, copre l’intera parete vaginale e garantisce contemporaneamente sicurezza ed igiene.
La procedura, prevede 3 sedute ad intervalli di 4-6 settimane e poi una o due sedute annuali di mantenimento. Ogni seduta dura circa 10-15 minuti è totalmente indolore, non è infatti necessaria anestesia, i tempi di recupero brevissimi e gli effetti collaterali pressoché nulli. I feedback delle Pazienti trattate sono molto positivi e testimoniano un ritrovato benessere, l’aumento della qualità dei rapporti sessuali nonché dell’autostima.

IL LASER VAGINALE ERBIUM
Il laser-Erbium agisce a livello più superficiale e produce un effetto termico sulla parete vaginale e vulvare. Il calore in primis riassembla fino al 30% delle fibre elastiche più corte superficiali e poi inizia la sintesi di nuove fibre di collagene che si protrae fino a 6 mesi. I benefici mediamente sono di poco inferiori all’anno.

IncontiLase™  è una terapia basata sul rafforzamento foto – termico della parete anteriore della vagina, del tessuto mucoso nella regione del vestibolo e dell’orifizio uretrale.

La morbida luce laser Er:YAG stimola il rimodellamento e la vascolarizzazione vaginale aumentando il tono muscolare, la forza ed il controllo volontario della muscolatura della vagina: il rafforzamento di queste strutture determina un miglior supporto dell’uretra e della vescica, migliorando la continenza urinaria.

Cura Incontinenza Urinaria Femminile: i vantaggi per la paziente che sceglie IncontiLase™

La  lunghezza degli impulsi regolabile e all’elevato assorbimento da parte dell’acqua, il laser riscalda in modo selettivo e ottimale i tessuti interessati (submucosa) evitando effetti indesiderati sui tessuti circostanti.
Questo trattamento si è rivelato efficace nel contrastare il rilassamento vaginale conseguente alla perdita di tonicità e della resistenza dei tessuti.
Irradiando delicatamente la mucosa delle pareti vaginali sfrutta la tecnologia frazionata microablativa migliorando la sensibilità del tessuto e stimolando la rigenerazione del collagene attraverso il processo del riscaldamento termico.
L’innovativo trattamento laser corregge e rimodella la mucosa vaginale e ne ripristina l’idratazione e l’elasticità in modo indolore.
L’azione di stimolazione sul collagene migliora lo stato della mucosa che riveste le pareti della vagina e facilita il recupero funzionale dei tessuti vaginali.
I trattamenti eseguiti con l’Erbium Laser vengono effettuati in ambulatorio senza anestesia e con recupero immediato.
Un ciclo di trattamenti prevede 3 sedute salvo diversa indicazione medica, è ripetibile più volte durante un anno solare e ogni seduta dura circa una decina di minuti.
Questa tecnologia si è inoltre rivelata efficace nel risolvere condizioni quali l’incontinenza urinaria lieve da sforzo e la lassità vaginale.
Spesso, infatti, dopo il parto molte donne lamentano una dilatazione della vagina con conseguente perdita del piacere sessuale. La laser terapia riduce i volumi vaginali con un ripristino ottimale del tightening vaginale delle pazienti.
IncontiLase™  è una terapia basata sul rafforzamento foto – termico della parete anteriore della vagina, del tessuto mucoso nella regione del vestibolo e dell’orifizio uretrale.
La morbida luce laser Er:YAG stimola il rimodellamento e la vascolarizzazione vaginale aumentando il tono muscolare, la forza ed il controllo volontario della muscolatura della vagina: il rafforzamento di queste strutture determina un miglior supporto dell’uretra e della vescica, migliorando la continenza urinaria.

La laser terapia ginecologica si pone quindi come un valido ausilio per il ripristino di un benessere psico-fisico e della vita di relazione della donna che comincerà a notare i benefici già dalla prima seduta!

  • Già dopo una seduta, si riscontra un miglioramento della continenza;
  • La paziente può riprendere le attività quotidiane subito dopo il trattamento;
  • È un trattamento indolore che non richiede anestesia;
  • È una procedura non ablativa, non provoca tagli, abrasioni o sanguinamenti.

I risultati sono percepibili già dopo la prima seduta, ma poiché il processo di stimolazione e ringiovanimento coinvolge cellule e tessuti e richiede alcune settimane per essere portato a termine, i benefici saranno maggiormente apprezzabili dopo un mese e mezzo circa dal termine del trattamento

LA PROCEDURA precedente l’effettuazione di un TRATTAMENTO LASER

  • Aver effettuato una visita ginecologica recente (presso il proprio ginecologo o in PCM), atta a escludere la presenza di infezioni vaginali in atto e ad avere l’indicazione al trattamento.
  • Avere un PAP TEST negativo recente (massimo un anno).
  • Iniziare il ciclo di trattamenti: normalmente si consiglia di effettuare un ciclo completo di 3-4 sedute a intervalli di 45-60 giorni, anche se solitamente 3 sedute sono sufficienti. Il singolo trattamento dura circa 10 minuti.